TESTIMONIANZE

Franco Battiato
Franco Venanti
Andrea Cernicchi

RECENSIONI

Vittorio Sgarbi
Eugenio Giannì
Antonio Carlo Ponti
Sabrina Falzone
Serena Carlino
Paolo Levi
Marco Grilli
Elena Gollini
Luciano Cancelloni
Salvatore Russo

ANDREA CERNICCHI
Assessore alle Politiche Culturali e Giovanili del Comune di Perugia

Le parole chiave con cui i critici spiegano la concezione artistica di Anna Maria Artegiani sono filosofia, misticismo, religione e introspezione. Immagini impalpabili che la pittrice riesce a fissare sulla tela interrogandosi sul concetto tanto caro a Platone di anima, punto di unione fra l’intellegibile e il sensibile. Con tali premesse si potrebbe pensare a una pittura astratta con figure indefinite e invece Anna Maria ci sorprende imprimendo sulle tele volti nitidi, occhi luminosi che ci “guardano dentro” e ambientazioni reali, spesso importate dalla cultura orientale a lei tanto cara, che esprimono pace. Quella pace che si ritrova nell’iconografia classica religiosa. Ma diversa, attuale, contemporanea. Sguardi che incroci sui treni o per strada. Occhi che si imprimono nella memoria. Espressioni di una serenità conquistata. Pace. Anelata e agognata ma finalmente trovata. Se si prescinde, quindi, dalla profonda analisi degli storici dell’arte, ciò che risalta è la rara capacità dell’artista di comunicare la naturalità degli accadimenti intingendo, semplicemente, il pennello nella realtà.