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Anna Maria Artegiani, anima d'Oriente
Dalle limpide visioni d’Oriente di Anna Maria Artegiani affiora un complesso universo spirituale in grado di tracciare un nitido sentiero di legami e correlazioni tra realtà asiatiche ed elaborazioni occidentali con una sensibilità al di fuori del comune.
La solida impostazione del disegno, sobrio ed essenziale ma estremamente raffinato, sorregge la struttura figurativa della filosofia esistenziale che sta alla base della ricerca artistica della pittrice umbra. Intime riflessioni sull’uomo e sulle sue relazioni con l’aldilà muovono l’indagine pittorica di Artegiani che si arricchisce di metafore profonde ed emblemi significativi, delineando orizzonti di ancestrale memoria.
Sono i soggetti orientali a popolare i suoi dipinti, sono gli sguardi dei personaggi ritratti con fedeltà realistica, sono i loro volti a regalarci infinite emozioni, a suscitare in noi interrogativi e quesiti, a sollevare segrete richieste nell’attesa silente di impossibili risposte. La spiritualità si manifesta nell’intensità dell’espressione umana e in quella luce costante che sembra espandersi e appropriarsi dell’intera produzione pittorica di Anna Maria Artegiani.
Una poetica dello spirito improntata alla contemplazione, al silenzio e alla meditazione (Zen) riveste una funzione autorevole nella rappresentazione visiva dell’autrice. La sua attenzione si sofferma sulle grandi Tradizioni spirituali d’Oriente e d’Occidente, affrontando la sfera religiosa delle società e il viaggio interiore dell’uomo, un viaggio verso la conoscenza cosmica.
Nei suoi quadri si scorge quel desiderio di sapienza e saggezza che attraversa tutti i secoli e ogni popolo. In essi il silenzio regna sovrano nel percorso catartico dell’umanità, ma lo sguardo sensibile di Anna Maria Artegiani cade anche sulle donne orientali e sul loro ruolo sociale; il suo è, infatti, un itinerario a trecentosessanta gradi che percorre le vie dell’anima.
L’armonia cromatica che connota le sue opere accompagna questo viaggio contemplativo del genere umano verso mete lontane, verso la ricerca di una verità superiore, tendente a Dio.