Un chiostro romanico gotico quale luogo privilegiato per il raccoglimento. Immerse nel silenzio del luogo, due monache sono raccolte nella lettura e nella meditazione. Il Cattolicesimo conosce livelli sublimi di contemplazione nella mistica dell’Ordine Carmelitano.
Teresa d’Avila descrive ne "Il castello interiore” (immagine di un’anima in stato di grazia) i vari gradi di contemplazione che portano l’anima all’unione con Dio. Dopo i primi gradi di purificazione l’anima si abbandona all’azione di Dio e salendo attraverso le varie Mansioni, cioè attraverso i diversi gradi di orazione, entra nel terzo grado della contemplazione (VII Mansione) dove avviene quell’intima unione dell’anima con Dio, che per ragioni di analogia si chiama matrimonio spirituale. Nell’intima essenza dell’anima, nel centro dell’anima, talamo dello Sposo celeste, l’anima si unisce a Dio che è puro spirito, non volendo che ciò che Lui vuole, divenendo una sola cosa con Lui “come l’acqua che cade dal cielo in un fiume, come un ruscello che entra nel mare, come una luce che penetra in una stanza per due finestre: vi entra divisa e dentro si fa tutt’uno". (VII Mans. cap.2)