All’interno di una chiesa affrescata due monaci cantano il canto gregoriano.
Canto liturgico della Chiesa cattolica, si riallaccia al canto sinagogale ebraico, e, per la tonalità e il ritmo, alla musica greco-romana. S. Gregorio Magno ne raccolse le melodie (già in uso prima del suo tempo) facendole rivedere e modificare.
Il canto gregoriano ha il dono di rendere percepibile la presenza di Dio. Sia chi canta che chi ascolta è trasportato verso qualcuno di misterioso che sta al di là, in quanto il suono e il canto hanno il potere di penetrare nel più profondo dell’uomo.