Il Sufismo si può definire la dimensione, il volto interiore dell’Islam. Seguire il Sufismo significa morire gradualmente come io, estinguere l’io nel Sé (Dio), cioè rinascere diventando consapevoli di ciò che si è sempre stati dall’eternità.

Una simile trasformazione comporta un profondo mutamento della sostanza dell’anima, una trasformazione interiore, ontologica dell’essere. Perché ciò avvenga sono necessari una dottrina e un metodo (che devono procedere di pari passo), ma soprattutto una iniziazione che unisce il discepolo al maestro e alla catena iniziatica, e che assicura la trasmissione di una influenza spirituale che caratterizza propriamente l’iniziazione stessa.

Il mihrab è una nicchia dove si conserva il Corano, ed è posto nella parete di fondo della moschea sempre orientata in direzione della Mecca.