Monaci buddhisti eseguono il Taiji Quan.

Il Taiji Quan, disciplina che sta tra l’arte marziale, il metodo terapeutico e la via alla trascendenza, è propriamente una “meditazione in movimento” e al pari dello yoga possiede delle profonde radici spirituali e filosofiche.

Si può definire anche una specie di danza rituale, la cui esecuzione consiste in un susseguirsi ininterrotto di movimenti morbidi, lenti, elastici e leggeri che portano coloro che sanno praticarlo alla meditazione e quindi al silenzio interiore e all’unione con il Tao, il principio primo che regge l’universo.

Nato come tecnica di combattimento, la cui origine probabilmente taoista risale indietro nel tempo, è in realtà un’arte misteriosa e segreta che insiste maggiormente sul lavoro interiore invece che sullo sforzo muscolare ed usa quindi la forza interiore piuttosto che quella esteriore, preservando e potenziando il qi, energia vitale che circola nel corpo dell’uomo e che scorre ininterrottamente anche in tutto l’universo.