"Monaco ortodosso dedito alla preghiera esicasta o preghiera del cuore. L’esicasmo è una pratica antichissima di uomini silenziosi in cerca di “esichia”, ossia di pace interiore, pace del cuore, che consiste nell’invocazione del nome di Gesù. Seduto in un luogo silenzioso, il mento appoggiato contro il petto, occhi chiusi o socchiusi, l’esicasta discende con la mente nel cuore, riporta cioè l’attenzione della mente nella propria interiorità alla ricerca del luogo del cuore dove dimora la Presenza increata e dove è possibile incontrarla.

La gioia allora si sprigiona nel cuore del monaco e sorge lo stupore di fronte a tutte le creature della terra (senso cosmico della preghiera). Questa preghiera non è un’azione, non è una petizione, ma una via regale di trasmutazione dell’anima in vista dell’unione con Dio, fine ultimo dell’esicasmo. Arriva infatti un momento in cui l’esicasta non dice più la preghiera, ma diviene egli stesso preghiera, la preghiera diviene uno stato continuo di contemplazione, di silenzio, di pace e di comunione con Dio.